Un'artistica "osteria privata" a Bologna progettata da Melchiorre Bega

Un giornalista della rivista «L'Albergo in Italia» del Touring Club, nella primavera del 1943 alla "ricerca del pittoresco", si imbatte in una "osteria privata", una singolare opera dell'architetto Melchiorre Bega (Crevalcore, 1898 - Milano 1976) piena, secondo l'autore dell'articolo, di «buon gusto e di squisito senso artistico», addirittura capace di indicare «la via da seguire anche negli alberghi, quando si voglia portare negli stessi una spiccata nota di originale modernità».

Il breve articolo inzia con una osservazione: «Eravamo da tempo abituati a veder accolto nella casa signorile moderna il bar con tanto di banco e scaffalatura di liquori, ma raro era stato sinora il caso di una vera e propria "osteria privata" in un appartamento di lusso.

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Una sintetica, ma incisiva, descrizione offre altri particolari rispetto a quelli ricavabili dalla sola osservazione della fotografia a corredo dell'articolo.
«Dal pavimento in piastrelle di maiolica scura e dalle comode poltrone in pelle, si passa per contrasto alla zoccolatura ed al caminetto in massi di pietra squadrata a scalpello, alla tavola rustica, alle panche, agli sgabelli e alle botti in vista.
Originali la soffittatura e la parete con rivestimento di canne, la gustosa decorazione con caricature a graffito sull'intonaco ruvido e l'alta scaffalatura a rete metallica con la ricca dotazione in vista.
Fra le gustose caricature della parete, ecco il cerusico maestosamente impaludato, che, auspice del ritorno dell'abbondanza, gravemente propina la sua saggia e succulenta ricetta: "Per la salute dei tuoi intestini - fa gargarismi - di tortellini».

Questo spazio non è tra le opere più note di Melchiorre Bega ma sicuramente tra le più ironiche e divertenti.


Fonte: Alla ricerca del pittoresco. Un'artistica "Osteria privata" a Bologna, in «L'Albergo in Italia», A. XIX, n. 3 (Maggio-Giugno 1943), p. 133.